LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Davide Stocovaz
|
|||
Sei bestia nera che fa saltare il cuore mentre la notte cala sul giorno e divora ogni spiraglio di luce. Occhi ciechi si guardano attorno
e cercano porti sicuri nella tempesta. Ma tu, verme infido, sali dai recessi dello spirito; lo travolgi, lo consumi, lo distruggi lasciandolo morente in sentieri selvaggi.
Sei veleno amaro che non vorrei bere; ribollire di sangue e gonfiarsi di vene, tremare di muscoli e vacillare di mente. Soffoco un ruggito che nessuno sente.
Mi arrendo alla tua potenza perché per tenerti testa non ho la forza. Il cervello fuma, scendono lacrime, stringo i pugni. E crollo sconfitto, in una dimensione senza sogni. |
|